BOLOGNA – Stanno per chiedere l'archiviazione del loro assistito i legali che difendono Marco Di Vaio, il capitano del Bologna che di recente ha annunciato l'addio al calcio italiano per giocare in Canada, e che è indagato dalla Procura del capoluogo emiliano per falso ideologico in atto pubblico commesso da un privato e truffa continuata ai danni del Comune per la cancellazione di multe, 59 contravvenzioni per l'importo di 84,4 euro ciascuna.
''Ci accingiamo a depositare istanza di archiviazione del procedimento penale nei confronti di Marco Di Vaio – hanno spiegato gli avvocati Guido Magnisi e Aldo Savoi Colombis -. Riteniamo che la puntuale indagine svolta dal Procuratore aggiunto Valter Giovannini abbia chiarito, non solo l'esatto inquadramento giuridico dei fatti, ma anche l'assoluta buona fede del nostro assistito''.
''Di Vaio ha d'altronde pagato da tempo tutte le multe – hanno ricordato Savoi e Magnisi -, rimediando a quella che lui stesso, molto correttamente, ha definito una leggerezza. Proprio in considerazione dello sbaglio commesso ma spontaneamente ed immediatamente riparato, siamo molto fiduciosi nel pronto accoglimento di questa istanza''.
Di Vaio è indagato con Marilena Molinari, la disabile 'tuttofare' dei giocatori del Bologna. Molti giocatori rossoblù avevano le targhe delle loro auto agganciate al permesso handicap della donna, in modo da poter circolare liberamente.
Le multe vennero tolte grazie a false dichiarazioni che sostenevano che il calciatore stava proprio accompagnando la disabile. Marilena Molinari al Pm spiegò di aver fatto firmare a Di Vaio il modulo (necessario a chiedere l'annullamento delle multe) in bianco, scrivendo poi la causale (quella appunto che il mezzo circolava per accompagnarla) successivamente.