Valerio Mezzolani, presidente dell’Arcigay, ha accusato l’amministrazione comunale di essere stata ”latitante” nella vicenda del coro omofonico Komos. Il coro bolognese, invitato a cantare in una rassegna musicale promossa dall’Arcidiocesi e dal Comune Pesarese, si è visto annullare l’invito dalla Curia, senza spiegazioni.
Secondo Mezzolani il Comune ha di fatto avallato ”una discriminazione di stampo razzista-omofobico” invece di prendersi le proprie responsabilità , e dunque sarebbe bene che i responsabili di questa brutta pagina si dimettessero dai loro incarichi.
Il Komos si è esibito ugualmente il 17 luglio nella sala ‘Adele Bei’ della Provincia, messa a disposizione dall’assessore provinciale alla Cultura, e il concerto è stato un successo.
Ma all’Arcigay non è andato giù l’atteggiamento della giunta comunale di centro sinistra, e dell’assessore alla Cultura Gloriana Gambini, che come, la vice presidente del consiglio comunale Caterina Tartaglione, del Pdl, ha preso le distanze dall’iniziativa: ”Chi ritiene che dichiarare pubblicamente l’omosessualità invece di nasconderla può essere un motivo valido per essere cacciati da una manifestazione pubblica non è degno di ricoprire un ruolo istituzionale in una democrazia, e farebbe bene a dimettersi, perché non rappresenta più tutti i cittadini e le cittadine”.