ROMA – Le ultime sono state le province di Milano e di Arezzo, ma presto a cascata potranno essere imitate da almeno un’altra ventina. Ieri, lunedì, il presidente della provincia milanese, Guido Podestà , ha stabilito l’aumento dell’addizionale sulle assicurazioni Rc Auto dal 12,5 al 16%, cosa che farà aumentare i costi di 12-15 euro l’anno per un’auto di media cilindrata.
Sempre lunedì si è aggiunta Arezzo con una decisione simile. “L’unico strumento che avevamo a disposizione per compensare il taglio dei trasferimenti deciso dal governo con la manovra dello scorso anno”, spiega il presidente della Provincia, Roberto Vasai, cogliendo l’occasione rappresentata dai decreti sul federalismo fiscale.
Insomma cade nel vuoto l’invito del ministro Maurizio Sacconi: “Consiglio in questa stagione di evitare un incremento del prelievo fiscale”. Ora alle trentuno Province che hanno già deciso l’aumento dell’addizionale sull’Rc Auto, rischiano di aggiungersene un’altra ventina. Stesso iter per i Comuni che finora hanno tenuto a livelli bassi (sotto lo 0,4%) l’addizionale Irpef. Sono 3.500 i Comuni che possono, entro la fine del mese di giugno, aumentare l’addizionale sull’imposta dei redditi dello 0,2% già per quest’anno. Così hanno fatto Venezia, Brescia, Vercelli, Cremona, Carrara. Sovrattassa sull’Irpef  scattata pure a Imola, Avezzano ed Empoli.