
TREVISO – La procura di Treviso ha aperto un fascicolo, ipotesi di reato disastro e omicidio colposo plurimo. Un atto dovuto dopo la tragedia di Refrontolo.
Sotto accusa anche chi coltiva le vigneย nella zona che, secondo alcuni, potrebbero esser all’origine della tragedia. Accusa a cui risponde duramente Filippo Taglietti, tecnico del Consorzio del Prosecco:
“In Italia – dice Taglietti – non appena accade una tragedia, scatta la caccia al capro espiatorio di turno. Volano profezie, giudizi, fesserie che lasciano il tempo che trovano. Spuntano โespertiโ che non riescono ad accettare, o non vogliono, lโimprevedibile accadimento della caduta di unโeccezionale massa dโacqua. Eโ stato un luglio molto piovoso, in un territorio fragile sotto il profilo idrogeologico, soggetto a frane e smottamenti. La terra argillosa รจ satura dโacqua, non riesce piรน a drenare. Il torrente Lierza, al Molinetto, si restringe, basta poco per creare una barriera e creare le premesse dellโesondazione.
Le accuse ai coltivatori di vigne sono ridicole. Sono loro i custodi, le piantagioni seguono lโandamento delle colline, in modo da rispettare il sistema dei reflui delle acque, uguali da secoli, proprio per proteggere le piante, la terra, la casa, la proprietร , il reddito. Eโ una vigilanza continua, quasi maniacale del territorio. Mettere sotto accusa le vigne per quello che รจ accaduto รจ solo segno di totale ignoranza”.
