
Renate, positiva al Covid va a fare shopping e dice ai carabinieri: "Non potevo perdere i saldi" (Foto d'archivio Ansa)
Positiva al Covid, una donna di Renate era comunque in giro a fare spese. Non poteva perdere i saldi, secondo la motivazione che ha dato ai carabinieri che l’hanno fermata per controllarla.
Renate, positiva al Covid va a fare shopping perché ci sono i saldi
Una donna di 51 anni è stata denunciata perchĂ©, positiva al Covid, è stata fermata dai carabinieri a Renate (Monza) mentre andava a fare shopping per i saldi. Controllata in auto durante un servizio di routine, la donna ha chiesto ai carabinieri di “fare in fretta”, perchĂ© le stavano facendo perdere una particolare svendita. Ha fornito la stessa giustificazione, “non volevo perdere i saldi”, quando i militari si sono accorti che avrebbe dovuto essere in isolamento perchĂ© positiva al virus.
I saldi ai tempi del Green Pass
Si avvicina la data dell’1 febbraio, a partire dalla quale entrerĂ in vigore l’obbligo di controllo del green pass per i clienti negli esercizi commerciali, e Confimprese chiede al Governo conferma che tali controlli possano essere fatti a campione.
“Riteniamo – dichiara Mario Resca, presidente Confimprese – che ci debba essere paritĂ di trattamento per tutti gli operatori del retail. Il Decreto legge del 7 gennaio non esplicita le modalitĂ di controllo dei green pass da parte degli esercizi commerciali, mentre il Dpcm 21 gennaio 2022 prevede che solo i titolari di supermercati e ipermercati possano eseguire controlli a campione per l’acquisto dei prodotti non alimentari.
Confimprese, nell’interesse dei propri associati e degli altri operatori retail, insiste nel sostenere che tale modalitĂ debba essere estesa a tutti gli operatori del settore senza distinzione di sorta. Il settore retail, infatti, continua a registrare una fortissima crisi: nonostante i saldi, il fatturato ha registrato in media una riduzione del 30% rispetto al 2020 e le aziende sono in difficoltĂ a tenere aperti i negozi per un tasso di assenteismo che, causa Covid, arriva a punte del 20%”.
Confimprese ha chiesto pertanto di “non aggravare il settore con ulteriori onerosi obblighi, quanto piuttosto di riflettere sulla necessitĂ di prevedere nuovi ristori e offrire altri incentivi a sostegno del commercio”, conclude Resca.