Si allarga a macchia d’olio la mappa del dissesto idrogeologico che, in seguito alle piogge degli ultimi giorni, sta causando disagi e danni nel Messinese: dopo la frana di ieri 14 febbraio a San Fratello, dove è scattata l’ordinanza di sgombero per 1.500 persone, provvedimenti analoghi sono stati presi in nottata per altre 20 famiglie che abitano a Tusa, in alcune case di edilizia popolare di via Carmelo Battaglia.
La zona è infatti interessata da un vasto smottamento del terreno che ha messo a repentaglio la stabilità degli edifici. Altre 20 ordinanze di sgombero, per lo stesso motivo, ieri erano state notificate anche a Sant’Angelo di Brolo. Il dipartimento regionale della Protezione Civile ha intanto attivato un’unità di crisi per monitorare costantemente la situazione.
Nella zona dei Nebrodi sono numerose le strade interessate da frane e smottamenti: alcuni paesi, come Longi, sono isolati e raggiungibili solo percorrendo vecchie mulattiere.
«La situazione peggiora, la frana nella zona dello Stazzone si è allargata e a noi non che resta che pregare e sperare che il paese non scompaia». È il quadro della notte trascorsa a San Fratello ricostruito all’Ansa dal sindaco Salvatore Sidoti Pinto. Ad acuire i problemi e a creare maggiori preoccupazioni è la pioggia: sul paese dei Nebrodi è ripresa senza sosta dalla sera di ieri 14 febbraio, e non accenna a fermarsi.
Gli abitanti rimasti senza casa, in virtù dell’ordinanza di sgombero firmata ieri dal sindaco, si sono trasferiti in abitazioni di amici e parenti. Ma il paese non è rimasto deserto. Molti hanno deciso di rimanere per seguire da vicino gli sviluppi della situazione.