
ROMA – Rivendeva a prezzi gonfiatiĀ i fiori freschi che rubava dalle tombe del cimitero Flaminio, a Roma. Una volta scoperto l’uomo ha tentato la fuga con la sua auto, investendo anche un carabiniere prima di essere arrestato. Amed A., egiziano di 56 anni, ĆØ stato processato con rito direttissimo e condannato a 1 anno e 8 mesi di carcere e ad una multa di 300 euro con le accuse di tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale.
Michela Allegri sul Messaggero scrive che l’uomo ĆØ stato scoperto dai guardiani del cimitero dopo le numerose segnalazioni dei parenti dei defunti, che hanno fato scattare la caccia al ladro:
“Alle 14, i vigilantes hanno visto Amed aggirarsi a bordo di un’automobile all’interno del camposanto, e lo hanno seguito. Lāuomo si fermava accanto a ogni lapide adornata con fiori freschi. Scendeva dalla macchina, lasciando il motore acceso. Raccattava mazzi di rose e corone di crisantemi, caricava il “bottino” nel bagagliaio e ripartiva, dirigendosi verso il loculo successivo.
Quando i militari gli hanno chiesto di aprire il portabagagli, ha risposto stizzito: Ā«Non posso, ĆØ rottoĀ». Poi, ha spintonato uno dei carabinieri tentando la fuga ma nel partire a tutto gas ha travolto uno degli agenti, costringendo il collega a estrarre la pistola d’ordinanza. A quel punto, Amed si ĆØ arreso. Nascondeva in auto 14 mazzi di fiori freschi e 58 rose rosse, che avrebbe rivenduto nel banchetto che gestisce di fronte all’ingresso del cimitero. L’egiziano ĆØ stato ammanettato e messo a disposizione dell’autoritĆ giudiziaria. Dopo una notte trascorsa in cella, ĆØ stato giudicato in aula con rito direttissimo e ha dovuto rispondere della duplice accusa di tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale”.
Il Messaggero spiega poi che non ĆØ la prima volta che il cimitero a Prima Porta viene preso di mira dai malintenzionati:
“Le vittime erano soprattutto donne anziane, che venivano alleggerite della borsetta e degli effetti personali lasciati nelle auto parcheggiate. In un’occasione, una vittima aveva addirittura chiesto al ladro indicazioni per posteggiare la macchina, e lui si era mostrato garbato e gentile. Al ritorno, la donna aveva trovato la portiera forzata. Poi, aveva sporto denuncia, descrivendo il sospettato: un uomo con i capelli bianchi che girava a bordo di uno scooter. Il malfattore, soprannominato “Er borsetta”, ĆØ stato sorpreso con le mani nel sacco: era giĆ noto alle forze dell’ordine, perchĆ© aveva numerosi precedenti specifici”.
