
Saman Abbas, il cugino consegnato all'Italia: era stato arrestato in Francia nei giorni scorsi (Foto da video)
Il cugino di Saman Abbas è stato consegnato alle autorità italiane. E’ indagato (insieme a un altro cugino e allo zio della ragazza) per l’omicidio della 18enne di origine pachistana. Era stato arrestato nei giorni scorsi a Nimes, in Francia.
Alla frontiera di Ventimiglia è stato preso in custodia dai carabinieri di Reggio Emilia che lo stanno portando nel carcere della città. Il cugino è una delle tre persone del video girato il giorno della scomparsa di Saman. E’ uno dei tre uomini con la pala.
Il cugino di Saman Abbas consegnato alle autorità italiane
“In questo momento il nucleo investigativo ha preso in carico a Ventimiglia, I. I., il cugino di Saman. Il soggetto verrà tradotto in carcere a Reggio Emilia e messo a disposizione della magistratura”. Lo ha dichiarato Cristiano Desideri, il colonnello del comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, in un incontro con la stampa.
Incontro che si è tenuto a Novellara, davanti alla casa della famiglia di Saman Abbas. La 18enne pachistana scomparsa da oltre un mese e che si presume essere stata ammazzata per il rifiuto a un matrimonio combinato. Gli inquirenti pensano che il cadavere sia stato occultato.
Il cugino di Saman era stato arrestato in Francia
Il cugino era stato arrestato il 29 maggio scorso a Nimes, in Francia. La polizia francese aveva eseguito mandato di arresto europeo spiccato dal tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura. Il giovane 28enne compare nell’ormai celebre video del 29 aprile (il giorno prima del presunto delitto).
Le telecamere di videosorveglianza nei pressi dell’abitazione hanno ripreso il rgazzo, assieme allo zio e all’altro cugino. I tre, con pale, piede di porco e un secchio si dirigevano verso i campi dove si pensa sia stata scavata la fossa per il presunto corpo di Saman. Gli altri due sono ora latitanti.
Il cugino arrestato in Francia stava provando a scappare in Spagna. L’operazione è stata agevolata grazie alla costante collaborazione del Servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale del Ministero dell’Interno che, alla frontiera di Ventimiglia, ha preso in custodia l’uomo dalla polizia francese.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev