ROMA, 14 DIC – Sul fronte sanitario si potrebbero ridurre gli sprechi di oltre 1 miliardo di euro solo intervenendo, a livello regionale, sui costi della lavanderia, della pulizia, della mensa, delle utenze telefoniche e dei premi assicurativi.
E' quanto si legge nel rapporto nel volume "Sanita' in cifre 2010", elaborato dal centro Studi di Federanziani, in collaborazione con il CEIS dell'Universita' di Tor Vergata e con la Facolta' di Economia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore e presentato questa mattina in Senato. Sul fronte dei conti economici regionali, infatti, il centro studi di FederAnziani, ha analizzato i bilanci delle Asl, delle aziende ospedaliere e degli istituti di ricerca, arrivando alla conclusione che queste 5 voci di spesa prese in esame costano agli italiani 3,68 miliardi di euro, dei quali ne vengono "sprecati" oltre 1,1 miliardi di euro (quasi il 30%).
"Occorre essere piu' incisivi nella guerra agli sprechi adottando misure semplici e razionali, migliorando la comunicazione tra Asl e Asl, e ponendo rimedio a una serie di storture che il Compendio Sic Sanita' in cifre mette in evidenza" ha spiegato Roberto Messina, presidente di FederAnziani.