MILANO – Per il sequestro lampo del ragionieri di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli, la procura di Milano ha chiesto il giudizio immediato per quattro persone. Sono Francesco Leone e tre albanesi.
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Spinelli e moglie tra il 15 e il 16 ottobre scorsi rimasero per circa 11 ore nelle mani dei rapitori, arrestati il 19 novembre, e vennero liberati senza riscatto. Una vicenda a tratti oscura su cui non si è riusciti finora a fare chiarezza.
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Secondo la ricostruzione degli inquirenti e investigatori, il ragioniere e la moglie vennero rapiti da una banda composta da Francesco Leone, Ilirjan e Laurenc Stanko e Marjus Anuta. I quattro vennero arrestati dalla squadra mobile lo scorso novembre assieme ad altri due italiani, Pierluigi Tranquilli e Alessandro Maier. Per questi ultimi due, ora rimessi in libertà , dovrebbe essere chiesta l’archiviazione.
Spinelli venne tenuto ostaggio assieme alla moglie nel suo appartamento di Bresso, nell’hinterland milanese, per una notte. I sequestratori, attraverso Spinelli, avevano chiesto all’ex premier 35 milioni in cambio di documenti, secondo gli accertamenti mai esistiti, che secondo i quattro avrebbero ribaltato la sentenza sul Lodo Mondadori.
Sempre secondo i racconti di Spinelli, Ghedini, Berlusconi e secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo il rilascio il ragioniere si recò subito ad Arcore per parlare con Berlusconi e l’avvocato Niccolò Ghedini e dopo essere rincasato venne trasferito dagli uomini della scorta dell’ex capo del governo in un posto considerato sicuro. La denuncia del rapimento venne fatta però solo il giorno seguente.
