ROMA – ”La decisione di Diego Della Valle andava e va riconosciuta, al di la’ dei benefici di ritorno, come un buon esempio in momenti difficili di tagli di finanziamenti pubblici alla tutela del nostro patrimonio. Ogni altra interpretazione e’ deviante”. E’ quanto afferma sulla sponsorizzazione del restauro del Colosseo Vittorio Sgarbi in una lettera aperta indirizzata al premier Mario Monti e al ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, e pubblicata dal Giornale.
”Se un decreto immediato del governo non restituisce efficacia alla prova di munificenza di Diego della Valle – osserva Sgarbi – le conseguenze non saranno soltanto per il mancato restauro del Colosseo, ma per una contagiosa disaffezione da parte di quanti avrebbero deciso di sentire i beni di tutti come beni propri e lo Stato come espressione della coscienza di quel bene, anche al di la’ delle istituzioni e dei funzionari pubblici. Il gesto di della Valle – aggiunge – va dunque premiato e non mortificato e deve essere un impegno dei rappresentanti del governo facilitarlo e non ostacolarlo”.