L’incontro di stamattina tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo potrebbe dare un impulso alla formazione di un nuovo governo regionale. E accelerare il quarto rimpasto dell’esecutivo, da quando si è insediato nel 2008. La giunta in carica è stata formata il 28 dicembre 2009 ed è sostenuta dal Mpa e Pdl-Sicilia con l’appoggio esterno del Pd ”per varare le riforme”.
Fuori sono l’Udc e il Pdl. Ed è proprio il riavvio dei rapporti con il partito guidato da Casini al centro delle consultazioni tra il governatore e i partiti. ”Con Berlusconi – ha detto Lombardo – abbiamo confermato le ragioni delle nostre intese. E ripristinato un rapporto eccellente, che si era interrotto da qualche mese”. Tra i temi al centro del confronto la situazione dei precari nell’Isola, il sistema dei rifiuti e i fondi Fas per la Sicilia.
Al premier ”ho spiegato – ha aggiunto – i passaggi che hanno portato una parte del Pdl all’opposizione dopo avere votato contro provvedimenti della giunta regionale. Ma il presidente mi è sembrato più preso dalla politica nazionale che da quella locale. Comunque potremo riparlarne visto che con Berlusconi ci rivedremo la prossima settimana”.
Nei giorni scorsi Lombardo aveva lanciato la proposta, incontrando il leader del Pdl-Sicilia, Gianfranco Miccichè di dar vita a un governo di legislatura”. Ma aveva risposto il sottosegretario: ”Ci va benissimo l’idea ma ha senso solo se raggiunge obiettivi importanti”. Miccichè, che secondo alcuni boatos sarebbe il prossimo candidato a fine legislatura alla presidenza della Regione, dopo avere sentito l’onorevole Pippo Scalia, esponente dei finiani in Sicilia, aveva inoltre assicurato di non esserci ”alcuna preclusione all’allargamento della maggioranza all’Udc, purchè sia un patto di funzionamento”.
Dal Pd il segretario regionale fa sapere intanto che ”il Partito democratico non è interessato a far parte del governo né tantomeno della maggioranza che sostiene Lombardo”. Ma di essere disponibile ”al confronto per le riforme e per affrontare le emergenze economiche e sociali della Sicilia”.
E proprio Lupo e il segretario regionale dell’Udc, Saverio Romano dopo un incontro avevano definito ”il governo regionale inadeguato”. E avanzato ”una ipotesi che ci faccia uscire dalla attuale paralisi”. Nelle ultime ore, infine, secondo altre indiscrezioni, il senatore Giuseppe Firrarello esponente del Pd nella Sicilia orientale punterebbe a candidare alla guida della Regione il ministro Stefania Prestigiacomo.