La scritta «Fliegen macht frei», “Il volo rende liberi”, è stata installata sulla nuova cancellata che separa l’ingresso dell’Aeroclub dall’area sterile dello scalo trevigiano. Lo slogan è storicamente associato ai campi di concentramento nazisti, e nello specifico al famigerato “Il lavoro rende liberi”.
Finora nessuno l’ha tolta, ma ha già suscitato profonde reazioni.
«Una scelta di pessimo gusto» accusa il rabbino capo della comunità ebraica di Venezia. “Siamo offesi”, aggiunge, “perché banalizzano l’orrore”.
«E’ sconcertante. Abbiamo superato il limite”, si infervora il presidente dell’Associazione partigiani, Umberto Lorenzoni. “Vorrei capire dove sono le autorità? Dov’è la procura della Repubblica, tanto solerte nel denunciare ed oscurare il sito internet che calunnia il governatore Zaia? Non è altrettanto offensivo usare in questo modo la memoria dell’Olocausto nazifascista? Dove sono le autorità?».
*Scuola di Gionalismo Luiss