PESCARA – Davide Vannoni elogia Abruzzo e Sicilia, e le definisce “regioni coraggiose”. Lo fa perché, spiega in un convegno a Pescara, ‘”sono le due Regioni coraggiose che hanno approvato una risoluzione per portare sul territorio il metodo delle cure compassionevoli. Questo è sinonimo di vicinanza ai cittadini da parte delle istituzioni locali e questo è importante perché il governo è assolutamente distante”.
All’iniziativa, nella sala conferenze dell’hotel Villa Immacolata, hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere regionale Emilio Nasuti, ed Andrea, padre della piccola Noemi, bimba di 16 mesi affetta da Sma1 (Atrofia muscolare spinale), che sta portando avanti una battaglia dopo che i giudici hanno negato il metodo Stamina per sua figlia. Il giovane ”con l’umiltà di una bambina di 16 mesi che lotta ogni giorno, mia figlia” ha chiesto di fare in modo che ”le cose possano cambiare a breve”.
”Il ministero della salute – ha detto Vannoni – su questa vicenda ha alzato una nebbia fittissima e l’unica cosa che avrebbe potuto fare, cioè verificare se il metodo funziona o meno, non ha voluto farla. Credo sia la prima volta in Italia”.
”Il ministero – ha affermato Nasuti – non può essere schizofrenico: se il metodo è illegale va bloccato, altrimenti bisogna sperimentare, ma non c’è una via di mezzo. La Asl di Brescia fa queste terapie da un paio di anni; mi chiedo come sia possibile che nessuno abbia voluto verificarne l’efficacia o meno. Le regioni in questa partita non possono molto, ma sicuramente possono fare in modo di capire se c’è la possibilità di applicare il metodo o no”.
”Cercherò di far fare un incontro, a livello locale, tra istituzioni, ricercatori e manager asl – ha concluso Nasuti – per capire se il metodo abbia validità scientifica o meno”.