«In seguito ai miei commenti alle sue dichiarazioni, ho ricevuto una telefonata dal sottosegretario Carlo Giovanardi. Abbiamo avuto un lungo colloquio molto cordiale nel quale mi ha spiegato il contesto delle sue dichiarazioni».
È quanto ha affermato Ilaria, sorella di Stefano Cucchi, il giovane arrestato dai carabinieri per droga e morto una settimana dopo all’ospedale Pertini di Roma, ascoltata nel pomeriggio in Senato dalla commissione sull’efficacia e l’efficienza del Sistema sanitario.
«Io lo ringrazio – ha aggiunto – ma continuo a trovare quelle dichiarazioni relative allo stato di salute e la personalità di mio fratello, che tra l’altro lui non poteva neanche sapere, assolutamente menzognere su alcune cose, e comunque irrilevanti rispetto a quanto accaduto dopo. Assolutamente non era sieropositivo e non era, a quanto ritengo, anoressico. È ovvio che Stefano avesse problemi di droga. In questo Giovanardi ha ragione e noi non lo neghiamo, ma comunque mio fratello non è morto di droga».