ROMA – Carlo Giovanardi, senatore Ncd, ha parlato a La Zanzara su Radio 24, commentando la sentenza di appello sul caso Cucchi l’assoluzione di tutti gli imputati: “Spacciava per vivere, bisogna stare lontani dalla droga. Agenti penitenziari vittime, sono stati criminalizzati”.
“Cucchi – dice Giovanardi – è morto perché non lo hanno curato e non gli hanno dato da bere e da mangiare quando faceva lo sciopero della fame. C’è una responsabilità morale dei medici. Lui non era in grado di gestirsi e avevano l’obbligo di nutrirlo. E’ vittima di una vita complicata, di una vita in cui era stato coinvolto in pestaggi. La droga ha una responsabilità perché gli ha rovinato la vita”.
“Il povero Cucchi – continua Giovanardi – era già stato ricoverato 16 volte per lesioni. Nelle perizie si legge che Cucchi ha mangiato se stesso, quando è andato in ospedale pesava 36 chili”. Ma perché ha fatto lo sciopero della fame?: “Protestava per l’arresto. Poi c’è un’altra teoria, qualcuno dice che aveva lasciato la roba in casa ed era preoccupato che gliela sequestrassero e che chi gliela aveva fornita lo scoprisse”.
La sorella continua a dire che è stato massacrato: “E allora i processi cosa li facciamo a fare?”. “Gli agenti penitenziari – dice Giovanardi – sono vittime, sono stati criminalizzati. Basta ricordarsi dei manifesti per le strade di Roma. Hanno avuto vita e carriera distrutte e continuano a ricevere insulti”.