RIETI – Oltre alla solidarietà, le beffe e gli inganni. Dopo l’arresto di alcuni uomini, tutti pregiudicati italiani, sorpresi ad aggirarsi tra le macerie di Amatrice (Rieti) per rubare, qualcuno addirittura colto in flagrante mentre tentava di scassinare una porta che aveva resistito al terremoto del 24 agosto, adesso si aggiungono le notizie sempre più insistenti di uomini che si presentano nelle case rimaste in piedi nei territori colpiti dal sisma per effettuare dei presunti “sopralluoghi antisismici”, con tanto di tariffario. E altri che invece approfittano della stessa scusa per introdursi nelle case e rubare quel che possono.
Gli episodi di sciacallaggio segnalati sono diversi, ormai, e gettano un orribile velo su un giorno, quello dei funerali di 34 delle quasi trecento vittime, che avrebbe dovuto essere solo un giorno di raccoglimento e lutto.
Ai Centri operativi comunali istituiti nei comuni marchigiani colpiti dal sisma continuano ad arrivare segnalazioni dei cittadini che parlano di sconosciuti che si presentano nelle abitazioni millantando autorizzazioni inesistenti per effettuare sopralluoghi antisismici, chiedendo di essere pagati per questo.
E’ successo a Tolentino, ma anche in altre città, Ancona compresa. Le amministrazioni locali ricordano che tutte le segnalazioni di danno devono pervenire solo ai Coc, e invitano i cittadini a diffidare di tecnici o presunti tali, non autorizzati.