Ora la siccità attacca una delle più grandi città argentine. Cordoba una delle capitali industriali del Paese, dove la Fiat aveva le sue fabbriche più importanti del Cono Sud latino americano, ha acqua ancora per cinque giorni. Poi la popolazione se la dovrà cavare con quello che ha salvato in casa e potrà essere rifornita solo con le autobotti.
Ma l’allarme è molto più generale e all’inizio dell’estate (siamo nell’emisfero Sud) il problema della mancanza di acqua potrebbe aprire scenari drammatici. Si salva solo, per ora, la zona di Buenos Aires dove negli ultimi giorni è piovuto. Ma da Cordoba alla valle de Punilla, a Sierras Chicas, a Rio Caballos, un agglomerato di villaggi a soli trenta chilometri dalla capitale, la situazione dell’approvigionamento idrico è disperata.
La siccità, che colpisce questa zona interna dell’Argentina, è aggravata da temperature altissime, inusuali per la stagione che corrisponde a una tarda primavera europea. Si sono sfiorati i 40 gradi in diverse località. La salvezza della sete arriva spesso dall’acqua dei fiumi, di cui il territorio argentino è ricco, ma le autorità temono questo tipo di approvvigionamento perchè giudicano la qualità dell’acqua ad alto rischio.