WASHINGTON – Ashley Guindon aveva giurato come agente di polizia solo qualche ora prima di entrare in servizio: il suo primo giorno di lavoro, però, è stato anche il suo ultimo. Ha perso la vita, è stata uccisa al suo primo intervento operativo. Un intervento di quelli che non vengono reputati pericolosi. Almeno così sembrava quando insieme a due colleghi ha ricevuto la chiamata per sedare una lite domestica.
E’ ancora presto per capire come si sia arrivati alla sparatoria di Woodbridge in Virginia: oltre a Ashley Guindon è morta una donna di cui non si conosce il nome, i due colleghi sono rimasti feriti. In casa c’era anche un bambino piccolo che tuttavia è rimasto illeso. Un uomo, un militare, è il sospettato numero 1 ed è finito sotto custodia. Ashley Guindon è morta in seguito alle ferite riportate, nonostante il trasporto in ospedale con l’elicottero.
Una tragedia acuita dalla fatalità delle circostanze in cui è occorsa: il suo volto sorridente compariva nell’account twitter del Dipartimento di Polizia della contea Prince William, una foto presa appunto il giorno del giuramento. Un post di saluto e incoraggiamento che terminava, ironia del destino, con l’invito a essere prudente (“be safe”).
Qualche anno fa Ashley Guindon aveva già auto un’esperienza come police officer della contea, poi si era licenziata. Il suo ritorno non poteva essere più drammatico.