
PARIGI – Alla fine si è salvata ed è pure riuscita a ritrovare il suo eroe. E’ una storia a lieto fine quella della donna incinta appesa a un cornicione del teatro Bataclan di Parigi e protagonista del video dell’orrore rimbalzato sui media di tutto il mondo. Il filmato si chiudeva con uno zoom sulla donna: due provvidenziali braccia erano apparse dalla finestra al terzo piano per sorreggerla. Ma non c’era alcuna certezza che fosse sopravvissuta alla mattanza. E invece entrambi sono riusciti a mettersi in salvo e a sfuggire alla furia omicida del commando jihadista. Si sono ritrovati su Twitter, grazie ad un post pubblicato da un’amica di lei:
“La signora incinta che avete visto tutti nel video, aggrappata alla finestra del Bataclan, sta bene e vorrebbe ritrovare l’uomo che l’ha salvata, soltanto per potergli dire grazie“.
Tempo pochi minuti e il post ha cominciato a rimbalzare sulle bacheche di mezzo mondo fino a quella giusta. Le ha risposto via mail il fratello dell’uomo: “E’ riuscito a scappare e a mettersi in salvo”. Era stato lui a rispondere al grido straziante della donna: “Aiutatemi! Aiutatemi! Sono incinta”. Sotto di lei decine di spettatori correvano via terrorizzati dalla porta sul retro. Altri ancora si allontanavano lasciando una scia di sangue: cercando di trascinare via con sé i loro amici feriti. Alla fine la strada si è svuotata e per terra è rimasto solo un tappeto di corpi, mentre dall’alto un uomo tendeva il suo braccio alla donna.
La scena è stata ripresa dal giornalista di Le Monde Daniel Psenny, dal suo appartamento nell’edificio di fronte. In seguito anche lui è stato ferito: gli hanno sparato al braccio sotto la sua finestra.
