MANAMA – Centinaia di poliziotti delle forze anti-sommossa hanno dato l’assalto ai manifestanti sciiti accampati dal 19 febbraio scorso sulla piazza della Perla e che chiedono riforme.
Arrivati con carri armati, veicoli da trasporto truppe e pullman, i poliziotti sono andati avanti e hanno lanciatodecine di candelotti lacrimogeni. I dignitari sciiti del Bahrein – governato da una dinastia sunnita mentre gli sciiti sono la maggioranza – avevano rivolto nella notte un appello alla comunità internazionale e al mondo musulmano perché intervenissero per evitare un ”orribile massacro” nel regno. Il re ha proclamato la legge marziale, il giorno dopo l’arrivo in suo aiuto di truppe saudite e di altri paesi del Golfo.
Cinque manifestanti sono stati uccisi negli scontri con le forze di sicurezza nel villaggio sciita di Sitra, 15 km a sud di Manama. Le truppe del Golfo dispiegate nel Bahrein appartengono allo ‘Scudo della penisola’, una forza comune ai Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), di cui fanno parte Arabia saudita, Bahrein, Emirati arabi uniti, Oman, Qatar e Kuwait.
Secondo la stampa sarebbero stati investiti e uccisi due poliziotti. Il governo ha deciso per il coprifuoco nella capitale.
