ROMA – Almeno cinque persone sono morte e 50 persone risultano disperse in seguito a una nuova frana in una miniera nel nord della Birmania. Lo riporta Sky News, citando funzionari locali.
Si tratta di una miniera che contiene rifiuti rocciosi: in molti nel Paese, si recano in questi posti per cercare matiere prime tra gli scarti di lavorazione.
L’ultimo cedimento di rifiuti rocciosi accumulati durante il processo di estrazione è avvenuto vicino una miniera di giada nello stato di Kachin, 350 chilometri a nord di Mandalay dove almeno 115 persone sono state uccise in una frana il 22 novembre. “Stiamo lavorando ai soccorsi da stamattina e abbiamo estratto cinque corpi, ma secondo testimoni sarebbero circa 50 le persone ancora disperse”, afferma il sindaco della città di Hpakant.
La regione è patria di una giada tra la più alte qualitativamente, che frutta miliardi di dollari all’anno. Molti osservatori sostengono però che la maggior parte di quel denaro vada a persone e aziende legate agli ex governanti militari del Paese. La città di Hpakant, epicentro del boom di giada in Birmania, rimane disperatamente povero. Minatori improvvisati rischiano e spesso perdono la vita scavando tra gli scarti di enormi miniere.