È uno scenario da tsunami quello visto dai soccorritori che hanno prestato il primo aiuto alle località lungo il fiume Mundaù. Il corso d’acqua, a causa delle fortissime piogge dei giorni scorsi, ha straripato travolgendo numerosi villaggi e cittadine lungo il suo corso, nello stato di Alagoas, nel nordest del Brasile.
Delle città di Uniao de Palmares e Branquinha non resta quasi nulla, il livello dell’acqua del Mundaù è salito di cinque metri e il fiume ha raso al suolo migliaia di case e obbligato gran parte della popolazione a rifugiarsi sulle alture. Alberi e pali della luce sono stati divelti dalla forza dell’acqua. “È come le scene del tsunami in Indonesia che vedevamo in televisione” ha commentato un pompiere giunto in elicottero dalla capitale dello stato, Maceiò, perché molte strade sono impraticabili.
Non c’è ancora un conteggio affidabile delle vittime, perché i dispersi sono centinaia. Situazione analoga nel vicino stato del Pernambuco, dove oltre 40 mila persone sono sfollate perché le loro abitazioni sono sommerse dalle inondazioni. Il governo di Brasilia ha deciso stanziamenti d’emergenza e l’intervento dell’esercito per aiutare la Protezione civile. La maggior preoccupazione adesso è la mancanza di cibo e acqua potabile nelle località colpite, e il possibile insorgere di epidemie.
