ROMA – Una apertura importante sulla Comunione ai divorziati รจ stata fatta dal cardinale tedesco Walter Kasper. Rivedere la posizione tradizionale della Chiesa in materia di Comunone ai divorziati risposati
“non รจ contro la morale nรฉ contro la dottrina ma piuttosto a favore di una applicazione realistica della dottrina alla situazione attuale”
ha detto il card. Walter Kasper a Paolo Rodari che lo ha intervistato per Repubblica:
“La Chiesa puรฒ trovare una nuova strada affinchรฉ un divorziato risposato, dopo un periodo penitenziale, venga riammesso ai sacramenti. La mia non รจ una posizione lassista, bensรฌ che intende riconoscere come tramite la penitenza chiunque puรฒ ricevere clemenza e misericordia. Ogni peccato puรฒ essere assolto. Infatti, non รจ immaginabile che un uomo possa cadere in un buco nero da cui Dio non possa piรน tirarlo fuori”.
Paolo Rodari fa notare al cardinale Kasper una apparente contraddizione:
“Mentre scrive che occorre rafforzare la famiglia propone un approccio piรน tollerante verso le famiglie in difficoltร . In merito, pensa che la dottrina possa cambiare?
La risposta รจ doppia:
“La dottrina non puรฒ essere cambiata”.
Perรฒ:
“Tuttavia, a parte il fatto che esiste uno sviluppo della dottrina che va sempre tenuto in considerazione, e cioรจ lโevidenza che essa non รจ una laguna stagnante quanto un fiume che scorre, una tradizione che vive insomma, occorre anche distinguere bene fra ciรฒ che รจ dottrina e ciรฒ che invece รจ disciplina. Tutti i Concili ecumenici prima del Vaticano II hanno fatto questa differenza fondamentale, riconoscendo che la disciplina puรฒ cambiare quando le situazioni mutano. In merito ai divorziati risposati, ad esempio, fra il Codice del 1917 e il nuovo del 1983 ci sono sviluppi nella disciplina importanti. E, dunque, oggi si puรฒ ulteriormente fare nuovi passi in merito. Del resto รจ il Papa a chiedere dibattito, anche se cโรจ chi vuole fermarlo”.
Lo scontro รจ forte dentro le alte gerarchie, il muro ideologico dei vecchi preti รจ apparentemente invalicabile e Papa Francesco si muove con prudenza, un conto sono i pedofili, uno conto sono i divorziati.
Chiedere nuove soluzioni per i divorziati risposati รจ contro lโinsegnamento della Chiesa?
“Non รจ contro la morale nรฉ contro la dottrina, ma piuttosto afavore di unโapplicazione realistica della dottrina alla situazione attuale. La Chiesa non deve mai giudicare come se avesse in mano una ghigliottina, piuttosto deve sempre lasciare aperto il varco alla misericordia, una via dโuscita che permetta a chiunque un nuovo inizio”.
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La Chiesa ha bisogno di piรน misericordia?
“Lโamore รจ il centro del Vangelo e anche dellโAntico Testamento dove Dio placa continuamente la propria giusta e santa ira e manifesta al suo popolo, nonostante la sua infedeltร , la propria misericordia affinchรฉ abbia una nuova possibilitร di conversione. DallโEsodo ai Salmi il Dio dellโAntico Testamento รจ โmisericordioso, lento allโira e grande nellโamoreโ”.
Che fase si รจ aperta nella Chiesa con lโelezione di Francesco?
“Penso che si sia definitivamente aperta la fase della piena ricezione del Vaticano II. Lโidea di una Chiesa povera per i poveri, infatti, tanto cara a Francesco, รจ giร presente nei testi del Concilio, seppure per anni il tema sia stato poco sviluppato”.
Cosa pensa della rinuncia di Benedetto XVI?
“Con la rinuncia egli non รจ piรน Papa nel senso giuridico. Anche se io stesso, quando lo incontro, continuo a chiamarlo Santo Padre come รจ giusto che sia. Vedo oggi la sua rinuncia come un gesto molto umile. Dopo il Vaticano II abbiamo imparato ad avere nelle nostre diocesi i vescovi emeriti. E ora abbiamo imparato anche ad avere un Papa emerito a cui รจ subentrato a tutti gli effetti un successore. Anche nella societร civile รจ cosรฌ: un ex presidente della Repubblica, ad esempio, continua a essere chiamato โsignor presidenteโ seppure non sia piรน in carica. Benedetto, poi, tutto vuole essere tranne che un secondo Papa. E, anzi, il rapporto che mi sembra si sia instaurato con Francesco รจ un esempio per tutti i vescovi su come ci si debba relazionare nei confronti dei propri predecessori e viceversa. Ho grande stima di Ratzinger e amicizia. Qualche giornale in passato ha giocato a contrapporci, mentre non ci sono mai state divergenze fra noi, soltanto accenti teologici in parte, ma mai del tutto, diversi. Tutto sono tranne che lโโalter egoโ di BenedettoXVI”.