In queste settimane tra Venezia e Parigi sono in corso le riprese del film “The tourist” diretto dal regista Florian Henckel Von Donnersmarck. Tra le star ci sono Johnny Depp e Angelina Jolie. Silvia Zanardi sulla Stampa racconta di un uomo che vive la vita di Johnny Depp ma non è lui: si tratta infatti della sua controfigura Theo Kypri, un londinese di 40 anni.
Cammina avanti e indietro, oltre il parapetto di una loggia a dieci metri dal suolo. Un uomo in pigiama che sembra prendere le misure come se avesse intenzione di buttarsi giù: lo farà veramente, ma è normale. E anche se sembra Johnny Depp, le fan che si accalcano alle transenne del mercato di Rialto, chiuso per set, possono stare tranquille. Il loro beniamino non si scalfirà un’unghia: a lanciarsi al posto suo nella più movimentata scena di “The Tourist” è Theo Kypri, la star invisibile che per mestiere presta il suo coraggio ai divi di Hollywood. Lo farà anche a Venezia, in questa mattina di nebbia che segnerà la svolta del film. Ha fatto colazione all’alba, poi un paio di esercizi per prepararsi al salto. Ma ora si inizia a lavorare. Si affaccia tre volte al parapetto della Loggia per vedere se è tutto a posto. Ha i piedi nudi e, finché può, si copre con un cardigan nero. Quando il tempo stringe prende l’iniziativa, solleva una scatola di cartone e la butta giù con tutte le sue forze: deve provare se il tendone è teso al punto giusto. Lo è: si può partire.
Le macchine da presa sono pronte a girare: l’agente dell’Interpol Elise (Angelina) parla su una terrazza con Frank (Johnny), un turista americano di cui si servirà per incastrare un criminale. Frank è in pigiama, con i capelli spettinati e la barba di una settimana. Discutono e, quando il turista capisce che gli conviene tagliare la corda, salta giù. Kypri prende la rincorsa, scavalca il parapetto, si guarda intorno due o tre volte e si butta, mentre Johnny Depp lo guarda dalla riva del Canal Grande, coperto da una vestaglia che sotto, naturalmente, nasconde lo stesso pigiama dello stuntman. La scena viene girata tre volte, che equivalgono a tre pericolosi salti. Quando finalmente tocca a Depp entrare in azione, lui si rilassa, chiacchiera un po’ con le comparse che lo trovano simpatico e affabile. Un morso a una mela e ancora un paio di corsette per combattere l’umido gelo veneziano.
Aspettando il prossimo ciak, spiega al suo «gemello» Johnny come deve rotolare a terra per essere in linea con la sua caduta. Nella scena di «The Tourist», dopo il balzo, Depp tenta di scappare fra i banchi della frutta, ma viene fermato da Nino Frassica, che fa la parte di un carabiniere destinato a finire in acqua. Attore e stuntman devono essere già grandi amici. D’altronde Kypri ha prestato a Depp il suo fisico da saltatore nella saga «Il Pirata dei Caraibi» e la lista di quelli di cui ha preso il posto sul set è lunga: Antonio Banderas nella «Leggenda di Zorro», ad esempio, o Omar Sharif in «Hidalgo».
Ma l’affascinante alter ego di Johnny Depp ha una vita misteriosa. Theo Kypri compie 41 anni a settembre: è alto 1,78, ha gli occhi nocciola chiaro e un fisico strepitoso. È campione di salto dal trampolino, acrobata, esperto di arti marziali, lotta e immersioni. Insomma, un uomo pronto per qualsiasi avventura pericolosa: tutt’altro che un lavoro da vip. Dettaglio da non trascurare: è pelato. La capigliatura riccioluta messa a punto per «The Tourist» è opera dei parrucchieri. Mangia leggero e sta attento ai fuori pasto. Il lauto pranzo di pesce fritto che la Jolie e Depp hanno gustato al «Vecio Fritoin» di Venezia, un saltatore non se lo può concedere. Facendo un paio di conti, si scopre che Theo Kypri appare in più film di Depp e Banderas messi insieme. Eppure di lui si sa pochissimo.
Nessun giornale gli ha mai dedicato un articolo e il suo nome appare spesso annacquato nei titoli di coda. Quando Theo precipita in un trionfo di insalata e pomodori, la giornata dello stuntman è finita e, rotolando sui masegni di Rialto, identico pigiama, la stessa zazzera, perfettamente sovrapponibili anche i piedi nudi, Johnny Depp si riappropria del suo ruolo. Cosa si provi a essere una star anche solo per il tempo di un salto nel vuoto non è dato a sapere.
A una mail che ne chiede le emozioni, risponde solerte, garbata e inflessibile un’altra mail: «Grazie davvero per il suo interesse, ma non rilascio interviste per scelta».