DETROIT – La Corte Suprema del Michigan ha archiviato la causa intentata nel 2000 da un ex alto funzionario di polizia, Gary Brown, contro il rapper Dr. Dre (all’anagrafe Andre Young).
All’epoca, Brown aveva minacciato di togliere la corrente e fermare un live della star nel caso venissero proiettati video sessualmente espliciti durante un concerto alla Joe Louis Arena di Detroit. Dr. Dre aveva però registrato la conversazione e l’aveva inserita nel “backstage” di un popolare dvd del tour “Up in smoke”, a cui avevano partecipato anche Snoop Dogg e Ice Cube.
Brown gli aveva allora fatto causa, sostenendo che il rapper avesse violato la sua privacy e, in primo grado, aveva vinto. Ma la Corte Suprema, ora, ha ribaltato quel verdetto archiviando la causa e dando ragione al legale di Dr. Dre, Herschel Fink, che sosteneva non ci fosse alcuna violazione della privacy in quanto Brown, in quel momento, stava esercitando la sua funzione di pubblico ufficiale.
Per il “Dre team” questa è la seconda vittoria consecutiva: Fink, infatti, aveva già fatto causa con successo alla città di Detroit per aver censurato il famoso video e aveva ottenuto dall’ex sindaco Dennis Archer una lettera di scuse.