IL CAIRO – Guadagni illeciti: l’accusa è secca, non lascia dubbi e così è finita in manette la moglie dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, Suzanne. E’ stata arrestata su ordine del procuratore generale della Repubblica che ha disposto per lei 15 giorni di custodia cautelare.
L’ex first lady egiziana dovrà essere rinchiusa in una prigione vicino al Cairo, Qanater. Nelle celle del penitenziario di Tora invece sono rinchiusi i suoi due figli, Alaa e Gamal: è stato il ministro dell’interno a decidere dove andrà la signora.
Secondo alcune indiscrezioni, l’interrogatorio di Suzanne Mubarak – il suo nome da nubile è Suzanne Sabeth – era cominciato stamane alle 9 davanti all’Autorità per i Guadagni Illeciti (Iga). A comunicare l’arresto è stato il consigliere Assem El Gohari, assistente del ministro della giustizia. Tra i capitali contestati all’ex first lady figurano anche cinque milioni di dollari che Suzanne Mubarak avrebbe ricevuto in dono dal leader libico Muammar Gheddafi.
L’annuncio dell’arresto della moglie di Mubarak, durante un discorso improvvisato a Piazza Tahrir, dov’era in corso una manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese, è stato accolto con applausi e grida di gioia. Tra i presenti numerosi hanno sventolato in alto la bandiera egiziana ed hanno gridato di gioia.
Intanto è stato prorogata, per la quarta volta, di 15 giorni la detenzione dell’ex presidente Hosni Mubarak, interrogato ieri sera insieme con la moglie Suzanne a proposito delle ricchezze di famiglia che gli inquirenti ritengono accumulate illegalmente.