Primo capo dello Stato donna del Brasile: รจ un risultato storico quello raggiunto da Dilma Rousseff, la ‘candidata-erede’ di Lula, che al ballottaggio di domenica รจ diventata il nuovo presidente del paese battendo l’oppositore socialdemocratico Josรจ Serra. I dati usciti dall’avveniristico sistema delle urne elettorali del Brasile, alle quali sono stati chiamati a votare 135 milioni di persone, dicono chiaramente che il colosso dell’America Latina ha scelto la continuitร della sinistra progressista rigorosa e senza scossoni incarnata da Lula.
Secondo risultati ufficiali, la Rousseff ha avuto il 55,59% delle preferenze – 52 milioni di voti – a fronte del 44,41% di Serra, che non puรฒ piรน superare la candidata del Partido dos Trabalhadores (Pt). L’ingresso della Rousseff al ‘palazzo del Planalto’, sede della presidenza, รจ una vittoria della stessa Dilma, ma forse soprattutto di Lula, che ormai tempo fa ha voluto, e imposto, al Pt proprio l’economista ed ex guerrigliera nata nel 1947 a Belo Horizonte.
Come avevano chiaramente indicato i numerosi sondaggi degli ultimi giorni, la Rousseff รจ cosi diventata il 40esimo presidente del Brasile sulla scia dei successi economici e sociali ottenuti negli ultimi otto anni da Lula, l’ex sindacalista metalmeccanico che ha seguito passo passo la ‘scalata’ al potere di Dilma, prima all’interno del governo poi durante la lunga e defatigante campagna elettorale contro Serra. Anche grazie ai consigli del ‘super-presidente’, Dilma รจ cosรฌ riuscita a superare la tempesta nella quale era finita al primo turno, lo scorso 3 ottobre, quando aveva vinto senza perรฒ superare la barriera del 50% dei voti piรน uno. Serra era uscito secondo e l’ecologista amazzonica Marina Silva terza e con alle spalle un mare di voti, che aveva fatto preoccupare sia Dilma sia Lula, il quale dice a sua volta addio alla presidenza dall’alto dell’83% di popolaritร .
L’esito del voto di domenica ha d’altra parte messo in evidenza la delusione che tanti elettori hanno avuto nei confronti di Serra, 68 anni, per la mancanza di un progetto alternativo a quello del Pt di Lula-Dilma. Nelle ultime settimane, il candidato socialdemocratico del Psdb ed ex governatore di San Paolo si era infatti barcamentato tra una sterile rampogna di scandali denunciati nell’entourage della Rousseff e il tentativo di profilarsi come l’uomo della continuitร di Lula.
Sarร quindi ancora un esponente del Pt a guidare i paesi nei prossimi anni, sulla strada del tumultuoso sviluppo che il Brasile ha imboccato ormai anni fa, entrando nell’orbita delle nazioni piรน poderose del pianeta, con tassi di crescita ‘cinesi’ e con la scoperta di nuovi enormi giacimenti di petrolio.
Rouseff, dalla guerriglia alla presidenza. Candidata del Partido dos Trabalhadores, รจ la prima presidente donna nella storia del Brasile. Il suo passato di guerrigliera contro la dittatura militare brasiliana (1964-85), le torture subite in prigione per 22 giorni di seguito, la lotta vinta l’anno scorso contro un cancro linfatico, la grinta di ministra pragmatica dal temperamento duro e esplosivo l’hanno resa una “signora di ferro” alla Margaret Thatcher, ma con un orientamento decisamente di sinistra. Il sostegno del presidente Luiz Inacio Lula da Silva alla sua pupilla si e’ cosi’ decisivo per le chance della Rousseff di uscire vincitrice dal secondo turno del voto.
In pochi mesi, Lula ha saputo trasformare la sua delfina da una ministra del tutto sconosciuta nella candidata piรน amata dalla maggioranza dei 135 milioni chiamati a votare. La Rousseff รจ nata 62 anni fa a Belo Horizonte da una famiglia agiata. Dalla sua infanzia le รจ rimasto il sogno di diventare ballerina classica e la fama di divoratrice di libri: anche adesso, sugli aerei che la portano in giro per il Brasile in una delle piรน spossanti campagne elettorali del mondo, ha letto appartata il suo Dostoievsky e i classici della mitologia greca, ascoltando opera lirica italiana dagli auricolari. Negli anni ’60 si era arruolata in un’organizzazione marxista che compรฌ vere e proprie azioni di guerriglia.
Arrestata a San Paolo nel gennaio del 1970 e sospettata di essere “la papessa dei guerriglieri”, uscรฌ di prigione solo tre anni dopo. A questo punto inizia una carriera politica che, attraverso vari incarichi economici a Porto Alegre, la porta nel 2001 a scegliere il Pt, il Partito de Lavoratori di Lula, e nel 2003 a diventare ministro dell’Energia e Miniere nel primo mandato dell’ex tornitore meccanico. La Rousseff ha tra l’altro guidato il paese verso le prime scoperte dei giganteschi giacimenti di petrolio, non senza (si dice) far piangere col suo stile stakanovista e intransigente il presidente della Petrobras, Josรฉ Sergio Gabrielli. Nominata braccio destro di Lula nel 2005 e conclamata “madre del Pac” (il colossale programma di accelerazione della crescita brasiliana), รจ giunta nel febbraio di quest’anno alla nomination del “Partido dos Trabalhadores” come candidata ufficiale alla successione di Lula, arrivato al termine dei suoi due mandati.
La brutta avventura del tumore, che le ha fatto usare una parrucca per sette mesi, รจ ormai alle spalle. La ‘compagna’ Dilma, che negli ultimi mesi aveva rinnovato la sua immagine con chirurgia plastica, lenti a contatto e una pettinatura firmata da Celso Kamura, re dei parrucchieri di San Paolo, e’ ormai entrata nel ‘Planalto’, sede della presidenza a Brasilia.
