L’inviato speciale per l’Afghanistan e il Pakistan del Ministro degli Esteri Franco Frattini, Ambasciatore Iannucci, ha comunicato che i tre medici italiani di Emergency sotto fermo di polizia sono stati trasferiti da Helmand a Kabul dove potranno nella giornata di domani essere visitati dall’Inviato speciale del Ministro e dall’Ambasciatore italiano a Kabul, Claudio Glaentzer. Sino a questa mattina non era chiaro dove fossero detenuti in stato di fermo i tre operatori di Emergency.
L’Ambasciatore Iannucci – rende noto la Farnesina – incontrerà il Presidente Karzai per recapitare il messaggio del Ministro Frattini e la lettera del Presidente del Consiglio Berlusconi. L’Italia – aveva spiegato ieri il ministro Frattini – vuole avere una «risposta completa e urgente» sul caso dei tre operatori di Emergency arrestati lo scorso sabato nell’ospedale della Ong a Lashkar Gah, nella provincia meridionale di Helmand, e per questo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato una lettera al presidente afgano Hamid Karzai.
La missiva, ha detto ieri pomeriggio Frattini davanti alle Commissioni Esteri riunite di Camera e Senato, è stata inviata insieme a un messaggio personale dello stesso ministro. I tre connazionali – Matteo Pagani, Marco Garatti e Matteo Dall’Aira – sono stati «accusati di detenzione consapevole di esplosivi e di armi da guerra», e di «essere coinvolti in un complotto in due fasi», ha affermato Frattini, che prevedeva in una prima fase l’esecuzione di un attentato contro civili, e in una seconda fase un attentato suicida contro il governatore provinciale di Helmand, durante una visita organizzata nell’ospedale di Emergency.
I tre non sono stati formalmente «incriminati», ha precisato il ministro, che si è detto «non soddisfatto» delle risposte finora avute dalle autorità afgane. Comunque uno dei tre cooperanti potrebbe essere rilasciato a breve se non emergeranno elementi a suo carico. Intanto sono già oltre 280.000 le adesioni all’appello «Io sto con Emergency» che l’Ong italiana ha promosso sul suo sito web per sollecitare l’attenzione e la solidarietà nei confronti dei tre operatori arrestati. E sabato prossimo si svolgerà anche una manifestazione alle 14.30 a Piazza Navona.
