ROMA – Una malattia renale, di cui non si conoscono le cause, sta causando migliaia di decessi nei Paesi dell’America Centrale, soprattutto sulla costa del Pacifico. In El Salvador e Nicaragua sono morte 24 mila persone dal 2000, molte delle quali impiegate nelle piantagioni di zucchero di canna, e ci sono segnalazioni di casi sospetti in Messico e a Panama.
La situazione e’ particolarmente grave in El Salvador, dove nel 2011, il ministro della Sanita’, Maria Isabel Rodriguez, ha chiesto aiuto alla comunita’ internazionale.
Un’ipotesi avanzata sulla possibile causa della malattia renale cronica, per la quale nei soggetti colpiti si arrivano a registrare livelli di creatinina 25 volte superiori alla media, potrebbe risiedere negli effetti, non ancora dimostrati, dei pesticidi usati in agricoltura. Un’altra ipotesi e’ quella dei lunghi periodi di disidratazione a cui queste persone si espongono per il lavoro nelle piantagioni.
Questa e’ l’ipotesi piu’ accreditata anche secondo Daniel Brooks, professore di epidemiologia della Boston University School of Public Health che ha lavorato su una serie di studi sull’epidemia di malattia renale.
”Ci sono altri modi per danneggiare il rene – aggiunge Richard J. Johnson, nefrologo dell’universita’ del Colorado – . Metalli pesanti, sostanze chimiche, tossine. Sono stati tutti considerati ma ad oggi non ci sono stati candidati principali per spiegare cosa sta succedendo”.
