ROMA – Il suo nome significa ‘Raduno dei morti’, ma è il cuore pulsante di Marrakesh e attira i turisti di tutto il mondo, come un teatro a cielo aperto, per la sua incredibile vitalità. E’ qui, sulla piazza Jemaa El Fna, nel caffè-ristorante ‘Argana’, che oggi si è verificata l’esplosione che ha ucciso decine di turisti.
Si tratta della piazza centrale della più importante città imperiale marocchina, baricentro fisico e psicologico della Medina, dichiarata nel 2001 capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’Umanità dall’Unesco. Il significato macabro del nome, comunque controverso, e che oggi suona come un triste presagio, attesterebbe una funzione antica che aveva questo luogo, dove secondo alcune fonti si portavano i condannati a morte. Oggi la piazza è celebre, invece, per i suoi spettacoli di strada e i giocolieri che vi si avvicendano a tutte le ore. Oltre che per i fuochi e i fumi delle grigliate che la avvolgono durante la notte.
A pochi passi dalla moschea di Koutibia, la più importante della città, anticamera di un gigantesco suk, il più grande del Nordafrica, la piazza è il luogo in cui locali e stranieri si mescolano, instancabilmente, 24 ore su 24. Durante le ore del giorno la piazza è quasi un appendice del grande mercato nordafricano: vi si trovano esposte frutta fresca, datteri e spezie, fra incantatori di cobra, e ragazze che ‘rapiscono’ i turisti per imporre tatuaggi con l’henne’.
Dai numerosi caffè e ristorantini che la costeggiano, tutti dotati di alte terrazze panoramiche,è possibile osservare il brulichio della gente e le loro mille attività. ‘Argana’, dove è avvenuta l’esplosione, è uno di questi. E’ uno dei locali tradizionali della città, dotato di un’ampia vetrata all’ultimo piano, dalla quale è possibile ammirare la piazza. Quando periodicamente gli imam richiamano i fedeli alla preghiera, ad esempio, dall’alto è possibile osservare decine di persone che dal cuore di Jemaa el Fna si dirigono nei diversi templi: serpenti umani che, a raggiera, partono proprio da questo centro fisico e simbolico della Medina.
E’ però verso l’imbrunire che il suo fascino diventa unico: a partire dalle 17, infatti, arrivano nella piazza decine di carretti, spinti a braccia dai marocchini. Di tratta di ‘ristoranti ambulanti’ che la invadono letteralmente, per tutta la notte. Nel giro di poche ore Jemaa el Fna viene avvolta dai fumi delle grigliate di carne, e illuminata dai fuochi che brillano ad ogni angolo, illuminando animali e persone.
Le immagini del dopo esplosione (foto AP/LaPresse)












