NEW YORK – “L’Innocenza dei Musulmani”, il film su Maometto che avrebbe provocato (ufficialmente) gli assedi alle ambasciate americane in Egitto, Libia e Yemen è un mistero. Su YouTube da luglio, è passato inosservato fino a quando qualcuno ha pensato di tradurlo in arabo proprio alla viglia dell’undicesimo anniversario dell’11 settembre 2001.
Il cast dice di non aver saputo “nulla sui contenuti reali del film. Ci hanno mentito”, hanno detto gli attori e le comparse presenti nel film. E in una nota sottolineano: ”L’intero cast è estremamente turbato e si sente raggirato dai produttori. Noi non condividiamo al 100% il film. Siamo stati volgarmente ingannati su quale era il reale intento della pellicola”. Per il cast il film è stato ”drasticamente riscritto” senza che loro ne fossero al corrente. ”Siamo terribilmente scioccati dalla tragedia accaduta. E’ inequivocabile che anche le voci degli attori non sono quelle originali, sono state doppiate”.
Nella dichiarazione diffusa ai media attori e comparse sottolineano che i produttori avevano parlato di un film d’avventura intitolato “Desert Warriors” (Guerrieri del deserto) ambientato nel deserto arabo. Nessuno era al corrente del nuovo titolo, “Innocence of Muslisms“. E nella versione originale del film, dicono gli attori, non c’era il personaggio del profeta Maometto: il protagonista, invece, avrebbe avuto il nome di Dr. Matthews, ”carismatico leader” di un gruppo di guerrieri.
Il mistero non finisce qui. Anzi. Perché se almeno il cast è reperibile non si può dire lo stesso per il produttore Sam Bacile. Ma anche questo nome potrebbe essere solo uno pseudonimo. Un giornalista dell’Atlantic ha parlato con Steve Klein, militante cristiano in California e soprattutto secondo diversi media uno dei consulenti del film.
Klein avrebbe detto che Bacile non è cittadino israeliano né ebreo. Probabilmente il nome è uno pseudonimo. Avrebbe contattato Klein perché aveva guidato alcune proteste anti-Islam davanti a scuole e moschee e perché sarebbe un veterano del Vietnam e conoscerebbe le cellule sotto copertura di al Qaeda in California. “Sono andato ad indagare su queste cellule dopo l’11 settembre 2001. I cristiani del Medio Oriente e le comunità ebraiche hanno fiducia in me”. Klein smentisce alcuni media secondo cui Bacile sarebbe in realtà Terry Jones, il pastore cristiano noto per aver bruciato il Corano.
Lo stesso Bacile avrebbe telefonato al Wall Street Journal per fare alcune dichiarazioni. Avrebbe detto di essere un imprenditore immobiliare americano con cittadinanza israeliana, di 52 anni. Avrebbe definito l’Islam un “cancro”. E avrebbe detto di aver raccolto 5 milioni di dollari per promuovere il film grazie alle donazioni di cento Israeliani.
Solo che lo stesso Wall Street Journal ha provato a richiamare Bacile, ma a quel numero ha risposto un’altra persona, un giovane di Cerritos, in California, che ha detto al quotidiano che il precedente inquilino si faceva chiamare Nakoula Basseley Nakoula. Dagli annunci su internet per il casting del film è risultato che esistevano due produttori con il nome uno di Sam Basselley e un altro di Nakoula.
L’unica persona in carne ed ossa rintracciata è però un certo Nakoula Nakoula detenuto 21 mesi per truffa, scarcerato nel giugno 2011.