Gli studenti francesi che faranno l’esame di maturità al liceo classico quest’anno dovranno portare all’esame “Le Memorie di guerra” del generale Charles De Gaulle. Ed è subito polemica nel mondo accademico. Il maggiore sindacato degli insegnanti (Snes) ha appena inviato al ministro dell’Educazione, Luc Chatel, una petizione per chiedere di non inserire il celebre libro di De Gaulle dal programma d’esame, definendo l’iniziativa “assurda e squilibrata”. Secondo gli insegnanti il testo non è “letteratura” e alla base della scelta del ministero dell’Istruzione ci sarebbero motivazioni politiche e ideologiche.
Insieme alle memorie del defunto presidente francese sono stati scelti dalla commissione altri tre testi da portare all’esame per la letteratura: l’Odissea di Omero, “Finale di partita” di Samuel Beckett e “Tutte le mattine del mondo” di Pascal Quignard. “Nessuno mette in dubbio l’importanza storica del testo di De Gaulle – spiega uno dei 1.500 firmatari della petizione, Claude Jaecklé-Plunian, docente di lettere – ma proporre De Gaulle agli alunni è una negazione della nostra disciplina. Ci occupiamo di storia o letteratura?”.
Nella lettera aperta i professori contestano: “Quando cambierà la maggioranza politica, saremo forse costretti a insegnare l’opera ‘L’armée nouvelle’ del socialista Jean Jaurès, o il libro ‘Sul matrimonio’ di Léon Blum? Il nostro compito è trasmettere valori repubblicani, non opinioni politiche”.