
TEL AVIV – “L’Intifada dei coltelli” sconvolge Gerusalemme. Dopo i sette morti di venerdì 9 ottobre nella battaglia di Gaza, due palestinesi sono stato uccisi sabato 10 ottobre a Gerusalemme. Un 16enne palestinese ha accoltellato due 60enni ultraortodossi, prima di essere colpito e ucciso dalla polizia. In seguito è stato ucciso un uomo che aveva appena accoltellato tre soldati alla Porta di Damasco.
Sabato pomeriggio due giovani di 13 e 15 anni sono morti e altri quattordici sono rimasti feriti negli scontri in atto a Khan Younis in corrispondenza della barriera di separazione tra la Striscia di Gaze e il territorio israeliano. Sempre nel pomeriggio a Gerusalemme un poliziotto israeliano è stato ferito a coltellate da un uomo che poi è stato ucciso dalle guardie di sicurezza alla Porta di Damasco.
Gli scontri erano iniziati venerdì dopo che Hamas aveva proclamato il «Giorno della rabbia», incitando centinaia di palestinesi a dare l’assalto al confine con Israele. Due colonne di giovani palestinesi si erano in marcia verso Israele. Si erano avvicinate al confine lanciando molotov, sassi e pneumatici infiammati. La risposta erano stati i tiri dei cecchini, per fermare i «capi della colonna». A fine giornata il bilancio era di sette morti.