Il boss giamaicano della droga Christopher ‘Dudus’ Coke, all’origine degli scontri che il mese scorso provocarono più di 70 morti sull’isola caraibica, è stato arrestato alla periferia di Kingston.
Lo ha reso noto la polizia giamaicana. Per Coke è stata chiesta l’estradizione da parte degli Stati Uniti e sono almeno 73 le persone che rimasero uccise quando le forze dell’ordine setacciarono una borgata di della capitale giamaicana, Kingston, nel tentativo di catturarlo.
A Kingston, Coke controllava un quartiere chiamato ‘Tivoli gardens’, una delle aree più marginali della città, tutta violenza e miseria, dove è nato e cresciuto: i suoi uomini sono tutti fedelissimi tant’é che in queste ore hanno messo a ferro e fuoco la capitale dell’isola di Bob Marley pur di bloccarne l’estradizione negli Stati Uniti. Lui e i suoi legali sostengono che in realtà lavora per aiutare i più poveri del quartiere: Coke è infatti un narcotrafficante con un ampio sostegno popolare, così come lo era anni fa, in Colombia, Pablo Escobar.
