PECHINO – La Cina ha chiesto al Giappone di avere notizie ”precise e opportune” sulla centrali nucleari e la gente corre all’assalto dei supermercati per cercare sale contro le radiazioni.
Dopo il Betadine, farmaco antisettico a base di iodio, è proprio il sale che sta scomparendo in queste ore dagli scaffali. La preoccupazione dell’arrivo in Cina di radiazioni nucleari provenienti dal Giappone, nonostante le smentite e le rassicurazioni del governo di Tokyo, continua ad essere forte anche grazie a numerosi messaggi falsi che girano sui cellulari e su internet.
La China National Salt Industry Corp. (Cnsic), il maggior fornitore di sale in Cina, è stata costretta a diffondere un comunicato con il quale assicura tutti i cittadini che le riserve di sale sono sufficienti per tutte le richieste e che non c’è assolutamente nessuna necessità di affrettarsi a comprare sacchetti che, spesso, vengono venduti anche a prezzi maggiori. Sono due i motivi per i quali il sale va a ruba in questi giorni.
Innanzitutto per il suo contenuto di iodio, che può aiutare a preservare la tiroide dagli attacchi delle radiazioni nucleari. Il secondo motivo è che le radiazioni possano contaminare l’acqua di mare, quindi rendere contaminato anche il sale che da questa si ricava. Gli esperti cinesi che stanno monitorando 24 ore su 24 i livelli di radiazioni in Cina, soprattutto nella zona orientale costiera, continuano a smentire che il paese sia interessato da qualsiasi contaminazione e che lo possa essere anche nei prossimi giorni, considerando che i venti allontanano dal Giappone verso il Pacifico le radiazioni.