INDONESIA, GIAKARTA – Evitata una strage domenica nell’ovest dell’Indonesia, dove un aspirante kamikaze non è riuscito a far esplodere il suo carico di morte in una chiesa piena di fedeli durante la Messa.
Il portavoce della polizia ha reso noto che un uomo si è alzato all’improvviso da un banco ed ha cominciato a correre verso il prete vicino all’altare, ma la bomba che aveva nello zaino non è esplosa.
Lo zaino che indossava ha invece preso fuoco e l’uomo è rimasto ferito. Un gruppo di fedeli lo ha bloccato ed è stato arrestato. Nessuna notizia per il momento sul movente del gesto.
L’Indonesia è stata obiettivo di una raffica di attacchi terroristici di estremisti musulmani dalla strage di Bali nel 2002, in cui morirono 202 persone.
Il fallito attentato in Indonesia è avvenuto nel St. Joseph Church a Medan, capitale della provincia di Sumatra: in base a una prima ricostruzione della polizia, un giovane di 18 anni non ancora identificato si è alzato all’improvviso e si è messo a correre verso l’altare dove il prete, Albert Pandiangan, 60 anni, stava celebrando la messa. La bomba che aveva nello zaino non è esplosa, ma ha solo preso fuoco. Questo però non lo ha fermato: il 18enne ha tirato fuori un’ascia e ha colpito il parroco ferendolo solo ad una mano prima di essere bloccato da un gruppo di fedeli che lo aveva inseguito mentre si lanciava verso l’altare.
Il movente dell’attacco non è ancora chiaro, ma alcune persone hanno visto il presunto kamikaze con in mano alcuni simboli che indicavano il suo sostegno ai jihadisti dello Stato islamico. Gli inquirenti hanno messo sotto torchio il ragazzo che ha rivelato loro di aver organizzato il fallito attacco con altre persone, senza però fornire ulteriori dettagli. Tra l’altro, la polizia ha perquisito la sua abitazione alla ricerca di eventuali altri ordigni, ma al momento non è stato trovato nulla.
L’Indonesia, il Paese musulmano più popolato al mondo, è stata obiettivo di una raffica di attacchi terroristici di estremisti musulmani dalla strage di Bali nel 2002, in cui morirono 202 persone. A inizio agosto, le autorità indonesiane hanno aumentato la sorveglianza proprio sull’isola in seguito ad alcune informazioni su un possibile attacco terroristico nella nota località turistica. Nelle settimane scorse, la polizia ha arrestato un militante sospettato di essere la mente dell’attentato avvenuto il 5 luglio scorso quando un kamikaze si fece esplodere davanti a una stazione di polizia nella città di Solo ferendo una persona. Indagini preliminari hanno rivelato che l’uomo stava probabilmente preparando un attacco a Bali. Mentre a gennaio scorso, 8 persone, tra cui 4 militanti con legami all’Isis, sono morte in un attacco a Jakarta con bomba.