Il servizio geofisico statunitense, Usgs, ha segnalato, alle 5.15 locali (le 00.15 italiane) una scossa di magnitudo 7.8 in mare, al largo dell’isola indonesiana di Sumatra. L’epicentro è stato localizzato a 204 chilometri a ovest-nord-ovest della località di Sibolga e a 410 km a sud-sud-est di Banda Aceh. L’ipocentro è stato valutato a 46 chilometri di profondità .
A questa prima forte scossa ne è seguita un’altra: una replica di magnitudo 5.1 che è stata registrata a circa mezzora di distanza dalla forte scossa di magnitudo 7.7. La replica è stata registrata dall’Usgs alle 5:54 (00:54) con lo stesso epicentro della scossa precedente, ricalcolato a 200 km da Sibalonga e 225 da Medan.
Il Pacific Tsunami Warning Center del servizio meteorologico statunitense ha lanciato un allerta tsunami per l’area dell’oceano Indiano in seguito al forte sisma. «Non c’è minaccia di un distruttivo tsunami generalizzato», ma è possibile che onde anomale colpiscano la costa in un raggio di 100 chilometri dall’epicentro.
Alcuni testimoni hanno riportato che sull’isola Simeulue, vicina all’epicentro del terremoto di magnitudo 7.8 Richter registrato al largo delle coste di Sumatra, si è verificato un black out elettrico. La popolazione ha reagito con scene di panico al terremoto.
Il centro nazionale per la prevenzione delle catstrofi thailandese ha lanciato un’allerta tsunami in Thailandia in seguito alla scossa di terremoto al largo delle coste dell’isola indonesiana di Sumatra. Intanto da Sumatra non si registrano, al momento, notizie di vittime.
Nel dicembre del 2004 un terremoto di magnitudo 9.15 aveva colpito la zona di Aceh e aveva provocato uno tsunami fortissimo. All’epoca erano morte 226 mila persone tra Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia.