Influenza aviaria H10N3, in Cina primo contagiato. Dobbiamo cominciare a preoccuparci di nuovo, proprio quando l’incubo sta per svanire? Per ora no, meglio lasciar preoccupare epidemiologi e ricercatori.
Che intanto devono registrare il primo spill over, cioè il passaggio dagli animali all’uomo, di questo nuovo ceppo di influenza aviaria, il virus H10N3.
In Cina, c’era da aspettarselo, con i mercati di animali vivi sempre nel mirino. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) di Pechino ha spiegato che il primo contagiato da questo virus vive nella città di Zhenjiang, nella provincia orientale di Jiangsu.
Finito in ospedale il 28 aprile scorso con febbre e altri sintomi associabili, un mese dopo esatto, il 28 maggio l’uomo è risultato positivo al virus H10N3. Come l’abbia contratto non si sa.
La Commissione statale rassicura sul fatto che il virus ha basse possibilità di diffondersi su larga scala. Almeno il rischio pandemico sarebbe dunque scongiurato.
H10N3, apprendiamo dal sito Today, è uno dei tre tipi di influenza aviaria isolati nelle anatre e designati come SH602/H10N8, FJ1761/H10N3 e SX3180/H10N7.
“Hanno un indice di patogenicità endovenosa (IVPI) rispettivamente di 0,39, 1,60 e 1,27. I virus H10 hanno mostrato un modello patologico complesso in specie diverse, sebbene le caratterizzazioni complete del genoma dei virus non siano state in grado di identificare alcun determinante molecolare alla base dei fenotipi osservati”.