BAGHDAD – Gli jihadisti dell’Isis, lo Stato islamico dell’Iraq, hanno rapito oltre 100 yazidi, donne e bambini, da Sinjar, nel nord dell’Iraq e li hanno portati a Mosul dove saranno “convertiti all’Islam”. La conferma del rapimento – già trapelato nei giorni scorsi, è arrivata alla Cnn da un alto responsabile dell’Isis contattato per telefono proprio nel momento in cui gli Stati Uniti hanno inviato 130 consiglieri militari per valutare le opzioni per far evacuare gli oltre 30mila yadizi intrappolati sulle montagne del Sinjar.
Secondo quanto ha riferito l’alto reponsabile Isis, i militanti hanno rapito più di 100 tra donne e bimbi i yazidi più di una settimana fa “quando sono entrati a Sinjar uccidendo un alto numero di uomini”, ha precisato l’alto responsabile.
“Posso confermare che le donne e i bambini sono stati portati a Mosul. Coglieremo questa opportunità per farli convertire all’islam”.
Anche se la notizia non può essere confermata in maniera indipendente, rivela quando già denunciato dal governo iracheno e da quanti sono riusciti a fuggire dalle violenze dell’Isis che hanno visto gli jihadisti catturare le famiglie per poi separare gli uomini dalle donne e dai bambini.
La scorsa settimana il governo iracheno aveva denunciato il rapimento di donne sotto i 35 anni e bambini, ma non era stato in grado di dire quanti erano. Si teme che, oltre a essere convertite all’Islam, le donne possono essere vendute come schiave, oppure costrette a sposarsi con i militanti.
Sinjar ospitava la popolazione più numerosa di Yazidi tra i suoi 250.000 abitanti, prima di essere conquistata in una nuova offensiva dei jihadisti. Almeno 200.000 civili si sono dati alla fuga, secondo fonti dell’Onu, e molti sono rimasti bloccati sulle montagne, dove ora rischiano di essere uccisi dalla fame e dalla sete.