Ore 12.14 – L’ammiraglio americano Mike Mullen, capo degli stati maggiori congiunti ha annunciato che la no fly zone e’ stata effettivamente imposta sui cieli libici. Il comandante americano Mike Mullen ha detto che ”non vi sono indicazioni che Gheddafi si stia orientando sull’uso di armi chimiche”.
Ore 11.15 – Le incursioni aeree delle forze francesi riprendono questa mattina nei cieli libici nel quadro della coalizione internazionale. Lo rendono noto fonti militari francesi. L’intervento delle forze di Parigi era cominciato ieri con il sorvolo del territorio libico da parte di caccia Rafale e Mirage 2000, che hanno distrutto diversi blindati delle forze di Gheddafi. In serata, le forze americane e inglesi hanno dato il cambio, con i primi raid aerei britannici e il lancio di missili da crociera dalle navi e dai sottomarini americani al largo della Libia.
Ore 11.00 – “Voi (occidentali) volete il nostro petrolio, ma la nostra terra ci e’ stata data da Dio. Noi siamo oppressi e colui che e’ oppresso vincera’, mentre coloro che opprimono saranno sconfitti”: lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi in un messaggio audio ritrasmesso in diretta dal varie tv, fra cui Al Jazira. “Siamo pronti ad una guerra lunga, voi non ne avete la capacità , pensateci”.
Ore 10.38 – ”La nostra terra sara’ un inferno per voi”. E’ la nuova minaccia del leader libico Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. ”Siete dei barbari, dei terroristi, dei mostri”, ”avete attaccato il civile popolo libico che non vi aveva fatto nulla”. ”Questo attacco rappresenta un nuovo nazismo, noi non lasceremo mai la nostra terra, sappiamo che noi vinceremo e voi morirete”.
Ore 10.03 – I bombardamenti condotti dalle forze della coalizione anti-Gheddafi contro obiettivi militari libici su Tripoli e Bengasi, sono cessati questa mattina. LO affermano testimoni e giornalisti secondo i quali all’inizio di giornata Tripoli e Bengasi – bastione della ribellione – appaiono calme. Gli abitanti che nella notte si erano rifugiati nelle case per i violenti bombardamenti della coalizione e delle forze di Gheddafi, cominciano a uscire per le strade.
Ore 09.15 – L’equipaggio di un rimorchiatore d’altura italiano e’ stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati: lo apprende l’ANSA da fonti qualificate, secondo le quali le persone a bordo sono otto italiani, due indiani e un ucraino. I fatti, secondo le scarne informazioni disponibili, si sarebbero verificati ieri pomeriggio, quando il rimorchiatore stava sbarcando a Tripoli dei lavoratori libici. Alcuni uomini armati, tra cui uno che si sarebbe qualificato come il comandante del porto, hanno fermato l’equipaggio, impedendo al rimorchiatore di ripartire. Gli italiani e gli altri si troverebbero tuttora a bordo.
Ore 07.45 – Proseguono i bombardamenti. Nella notte Tripoli, un giornalista dell’Afp ha inoltre detto di aver visto un aereo sorvolare la residenza-caserma di Gheddafi a Bab al Azizia, nel sud della capitale e di avere sentito varie esplosioni. Cannoni antiaerei installati alla residenza e nei dintorni, cosi’ come in altre zone di Tripoli, hanno aperto il fuoco poco dopo le 02:20 locali (le 01:20 in Italia). Non si e’ potuta avere per ora -scrive l’Afp- nessuna informazione sugli obiettivi presi di mira. Immagini hanno mostrato traccianti nel cielo di Tripoli e corrispondenti hanno riferito che si udivano urla di ”Allah e’ grande!”.
Ore 07.04 – Intanto il ministero della Difesa britannico ha comunicato che anche l’aviazione di Londra ha lanciato raid aerei sulla Libia, senza tuttavia precisare quando e dove. “Posso ora confermare che anche la Raf (Royal air force) ha lanciato missili Stormshadow da alcuni Tornado GR4”, ha detto un portavoce delle forze armate britanniche, il generale John Lorimer. Fino ad ora erano stati annunciati raid aerei effettuati solo dalla Francia ieri nell’est del Paese, mentre il Pentagono ha comunicato che oltre 110 missili cruise sono stati lanciati sempre ieri da navi e sommergibili Usa e Gb.