ROMA – Muammar Gheddafi sfida le Nazioni unite e la scelta di una no fly zone. Promette: “SarĂ un inferno se mi bombardate”. L’avvertimento è per la Francia in primis, capogruppo del partito anti-Gheddafi alle Nazioni Unite, che ha promesso raid nelle prossime ore ma è per la comunitĂ internazionale nel suo complesso.
Il colonnello ha fatto bombare Misurata , la roccaforte dei ribelli a 200 chilometri ad est da Tripoli dopo una notte di spari.
”Se il mondo è impazzito, diventeremo matti anche noi. Risponderemo. Trasformeremo la loro vita in un inferno”, ha dichiarato Gheddafi in un’intervista concessa alla tv portoghese Rtp qualche ora prima che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu approvasse la risoluzione che autorizza l’uso della forza in Libia. ”Cos’è questo razzismo, questo odio? Cos’è questa pazzia?” si è chiesto il Colonnello.
I fedelissimi del rais hanno attaccato Misurata e ad Ajdabiya, 200 chilometri a sud di Bengasi, quartier generale del popolo anti-Gheddafi.
La notizia dei nuovi attacchi è arrivata dopo l’imposizione di una no fly zone sulla Libia da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu, la scorsa notte.
Le forze fedeli al colonnello Gheddafi hanno assediato dopo una notte di spari la cittĂ e i ribelli temono che la situazione peggiori e che gli uomini del colonnello possano usare civili come scudi umani contro possibili attacchi aerei delle forze internazionali. ”Blindati e truppe circondano Misurata e stanno cercando di avanzare verso il centro della cittĂ ”, ha detto al telefono Sadun, un addetto stampa del ‘Comitato della rivoluzione dei 17 febbraio’, secondo quanto riferisce al Jazeera nella sua edizine online.
Seif al Islam, ha detto che forze ”anti-terrorismo” saranno mandate a Bengasi per disarmare gli insorti. Seif ha confermato che le forze governative accerchieranno la roccaforte degli insorti ma non entreranno in cittĂ . Non è chiaro da dove parlasse il figlio di Gheddafi. Le sue dichiarazioni sono riportate in una striscia che scorre sulla parte inferiore dello schermo tv.