BRUXELLES – Il Consiglio Atlantico della Nato è d’accordo per ”accelerare il più possibile” la preparazione dei piani di intervento. Ma mentre da Parigi, Londra, così ome dai governi belga o norvegese, oltre che da Washington, arrivano segnali di possibili interventi a breve, l’Alleanza Atlantica resta cauta su un’operazione militare in Libia.
Fuori discussione qualsiasi intervento sul terreno, tra gli ambasciatori che hanno partecipato alla riunione di stamani è emerso l’accordo per offrire l’appoggio a un’operazione umanitaria. Ma secondo quanto riferito da fonti Nato, non è ancora completata la pianificazione per le altre due opzioni sul tavolo: controllo rinforzato dell’embargo sulle armi alla Libia e no-fly zone.
Durante la riunione dei rappresentanti permanenti anche la Germania ha dato l’assenso per accelerare al massimo la preparazione dei piani della Nato per le tre opzioni di possibile intervento. Ma nel meeting ”non si è neppure discusso – secondo quanto detto da una portavoce dell’Alleanza – se la Nato agira’ in Libia o meno”. La notte scorsa il segretario generale Nato, Anders Fogh Rasmussen, secondo una portavoce, ha parlato con il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Secondo fonti militari, il problema principale resta il fattore tempo (già segnalato ieri dal segretario Rasmussen).
