Era l’ultima poliziotta rimasta. Ora non c’è più neppure lei: svanita, probabilmente rapita, forse uccisa. Erika Gandara non si era arresa: nel commissariato di Guadalupe, in Messico, a due passi da Ciudad Juarez era rimasta solo lei, in “compagnia” di un giubbotto antiproiettile e di un quadro della Madonna.
Gli altri agenti, invece, si erano dimessi in blocco: a Ciudad Juarez la sola legge è quella dei narcotrafficanti, e quella del poliziotto è una missione impossibile. I narcos, quindi, hanno atteso che le luci dei media smettessero di illuminare la storia di Erika e di notte sono entrati a casa sua portandola via.
Qualche ora dopo si è diffusa la voce del ritrovamento di un cadavere di donna. Le autorità messicane hanno smentito ma la possibilità di ritrovare viva la poliziotta di Guadalupe sono minime. Il caso di Erika segue di poche settimane quello di Hermila Garcia, una delle prime donne a guidare un distretto di polizia. Un’esperienza durata pochissimo e pagata con la vita. I narcos l’hanno assassinata il 29 novembre a Meoqui, stato di Chihuahua. La Garcia era alla guida di 90 agenti ma andava in giro disarmata e senza scorta. Non aveva ricevuto minacce, raccontava. Ma i narcos sono tipi che parlano poco.