CITTA’ DEL MESSICO – Continua l’ondata di violenza legata al narcotraffico nel Messico occidentale: nei giorni scorsi vicino allo stato di Jalisco sono state ritrovate sei teste mozzate, mentre ad Acapulco sono state uccise sette persone.
Il primo macabro ritrovamento è avvenuto il giorno di Natale a Jiquilpan, in una delle regioni più devastate dalle guerre tra i trafficanti di droga. Il procuratore ha precisato che i corpi non sono stati ritrovati. Ad Acapulco invece un uomo armato ha fatto irruzione in una casa con l’obiettivo di colpire una sola persone ma poi ne ha uccise sette, di cui tre poliziotti e una coppia di sposi.
Solo un mese prima le autorità avevano scoperto trentadue corpi e nove teste in una serie di fosse comuni in una regione del Sud del Messico, dove bande rivali di narcotrafficanti da tempo si danno battaglia in un’ondata di estorsioni e rapimenti. Agenti di polizia e soldati avevano trovato le prime sepolture in un campo nello stato di Guerrero, dopo aver ricevuto una soffiata secondo cui delle persone venivano tenute prigioniere in un sito nei pressi della cittadina di Zitlala.
Dopo aver liberato gli ostaggi, gli agenti hanno trovato dodici corpi e altri resti umani in alcuni frigoriferi. Le autorità hanno poi reso noto di aver rinvenuto in totale 32 corpi e nove teste.