
NEW YORK – L’ha chiamata nigger (negra, ndr) per questo il suo datore di lavoro dovrà risarcirla con 280 mila dollari. Quel che fa sorridere è che anche lui è di colore: Rob Carmona, 61 anni, è originario di Porto Rico. L’uomo è il titolare di un’agenzia di collocamento Strive ad Harlem, storico quartiere “afro” di New York. La corte federale di New York lo ha condannato a un risarcimento record per essersi riferito ad una delle sue dipendenti con la parola “nigger”, considerata particolarmente razzista e offensiva dalle persone di colore.
Secondo quanto riportano i media americani, Carmona si è difeso affermando che il termine ha diversi significati all’interno della comunità afroamericana e spesso viene addirittura usato in tono affettuoso. Ma non è riuscito a convincere i giudici della Corte federale.
A fare causa al suo datore di lavoro è stata la 38enne Brandi Johnson, la quale ha spiegato ai giurati di essere stata apostrofata con il termine ‘nigger’ diverse volte dal suo capo. Dopo che le sue lamentele non sono state ascoltate, la donna ha deciso di registrare le conversazioni. ”Sono stata offesa, e stavo male perché mi sono sentita mancare di rispetto”, ha detto Johnson. Secondo lei, essere chiamata ‘negra’ da un afroamericano non è meno offensivo che se a pronunciare il termine è una persona di razza bianca. E i giurati le hanno dato ragione.
