Chi è il nuovo premio Nobel per la pace. Liu Xiaobo è un’ex figura di primo piano del movimento di Piazza Tienanmen e sta attualmente scontando una condanna a 11 anni di carcere dopo essere stato riconosciuto colpevole di sovversione. Liu, che già aveva trascorso lunghi periodi in galera, è stato accusato di essere tra i promotori di Carta08, il documento favorevole alla democrazia che è stato firmato da oltre duemila cittadini cinesi. Liu era stato arrestato alla fine del 2008 ma la condanna gli fu inflitta nel giorno di Natale del 2009, probabilmente nella speranza di ridurre la copertura dei mezzi d’informazione occidentali.
Nato nel 1955 nella città industriale di Changchun, nel nordest della Cina, Liu era un giovane e brillante professore universitario di letteratura quando scoppio’ il movimento studentesco del 1989 e fu tra gli intellettuali che si schierarono con i giovani, partecipando con i dirigenti studenteschi Wang Dan e Wu’er xi alla fondazione dell’ Federazione Autonoma degli Studenti che fu la struttura dirigente delle proteste. Piu’ volte, Liu partecipo’ al fianco degli studenti ai falliti tentativi di dialogo con le autorita’.
La situazione su piazza Tiananmen, occupata dagli studenti democratici, precipito’ tra la fine di maggio e l’ inizio di giugno, quando fu chiaro che i riformisti del Partito Comunista, guidati dal segretario Zhao Ziyang, erano stati sconfitti e che il leader supremo Deng Xiaoping aveva scelta la via della repressione. Il primo giugno Liu, insieme al popolare cantante taiwanese Hou Dejan, aderi’ allo sciopero della fame proclamato dagli studenti. Nelle ore e nei giorni successivi Liu Xiaobo, secondo Andrew J. Nathan e Perry Link, autorevoli sinologi e responsabili della pubblicazione del libro The Tiananmen Papers – che rimane la ricostruzione piu’ completa di quei drammatici avvenimenti -, si adopero’ per cercare di convincere i giovani ad evacuare la piazza prima dell’ intervento dell’ esercito.
Non ebbe successo, e il 4 giugno i soldati dell’ Esercito di Liberazione Popolare sgombrarono la piazza con la forza, uccidendo centinaia di persone. Pochi giorni dopo Liu Xiaobo, accusato di essere una delle ”mani nere” che secondo il Partito Comunista Cinese manovravano gli studenti fu arrestato e trascorse 18 mesi in prigione dopo essere stato condannato come ”controrivoluzionario”.
Nel 1995 fu condannato a tre anni in un campo di ”rieducazione attraverso il lavoro” per aver diffuso articoli critici verso il governo. Scontata la pena, gli fu vietato di continuare ad insegnare.L’ ex-professore continuo’ a criticare il regime autoritario con saggi e articoli che venivano pubblicati all’ estero e diffusi clandestinamente in Cina. Negli anni precedenti al suo arresto, Liu era diventato uno dei principali punti di riferimento per gli dissidenti cinesi e gli attivisti dei gruppi internazionali per i diritti umani. E’ sposato con Liu Xia, anche lei un’ insegnante. La coppia non ha figli.
