Israele prepara Ā«una guerra per la primavera o l’estateĀ». Lo ha detto oggi il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, senza precisare quale Paese o movimento sarebbe l’obiettivo. Ā«Si preparano a cominciare una guerra per la primavera o l’estate, ma la decisione non ĆØ ancora presaĀ», ha affermato Ahmadinejad, aggiungendo che se gli israeliani lo faranno, Ā«i Paesi della regione sono pronti a risolvere la questione una volta per tutteĀ».
Israele non esclude di poter ricorrere ad un attacco militare contro le installazioni nucleari iraniane. Le autoritĆ della Repubblica islamica hanno più volte affermato che in tal caso la loro reazione sarebbe distruttiva. Ma il presidente iraniano ha anche minacciato la comunitĆ internazionale sulle possibili conseguenze in caso di arrivo di sanzioni economiche per l’Iran. Ā«Se qualcuno cercherĆ di creare problemi allāIran, – ha detto Ahmadinejad – la nostra risposta non sarĆ come quelle del passato. Questa risposta comporterĆ qualcosa per cui si pentirannoĀ».
Ahamadinejad poi però ha aperto all’Occidente sulla questione dello scambio di combustibile: Ā«La questione dello scambio di combustibile non ĆØ chiusaĀ» e l’Iran ĆØ sempre Ā«pronto ad uno scambio in una cornice di equitĆ Ā». Ahmadinejad ha sottolineato che Teheran continua a chiedere che lo scambio avvenga Ā«simultaneamente e sul territorio iranianoĀ».
Poi un annuncio nel corso di una conferenza stampa a Teheran, trasmessa dall’emittente Ā«Press TvĀ»: l’Iran Ā«presto testerĆ una nuova generazione di centrifugheĀ» per l’arricchimento dell’uranio. Ahmadinejad, Ā«Abbiamo giĆ centrifughe per l’arricchimento al 20 per centoĀ», ha aggiunto. Il presidente iraniano ha quindi rivelato che Ā«l’arricchimento dell’uranio al 20 per cento non era nel nostro programma nucleare, ma siamo stati costretti a procedere per alimentare il reattore vicino TeheranĀ», dove vengono compiute ricerche sugli isotopi nucleari. Ahmadinejad ha accusato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) di non aver fornito all’Iran il combustibile nucleare di cui necessita. Ā«I Paesi membri dell’Aiea – ha dichiarato – non hanno soddisfatto gli obblighi che imposti dai trattati internazionaliĀ».
Intanto anche la Russia sembra essere d’accordo con l’Occidente che ĆØ necessario usare il pugno di ferro nei confronti dell’Iran. Il Cremlino ha ribadito che Ā«nessuno può escludere l’uso delle sanzioni in caso di mancato rispetto degli impegniĀ» da parte di Teheran sul proprio programma nucleare: lo ha reso noto la portavoce del presidente russo Dmitri Medvedev, Natalia Timakova.
La dichiarazione russa assume particolare importanza dato che Mosca siede nel consiglio di sicurezza come membro permanente e quindi ha diritto di veto su ogni decisione dell’organo che dovrĆ decidere sulle sanzioni. Resta però ancora incerta la posizione della Cina, altro membro permanente del consiglio di sicurezza.
Successivamente in una dichiarazione congiunta, Usa, Francia e Russia criticano la decisione di Teheran di arricchire lāuranio al 20 per cento, in quanto ciò rappresenta Ā«un ulteriore passo in avanti verso la capacitĆ di produrre uranio altamente arricchitoĀ».
