Dopo Facebook e YouTube, la mannaia della censura pachistana si รจ abbattuta anche su Twitter. Le vignette satiriche su Maometto sono infatti comparse anche sul popolare sito di social network che da oggi รจ stato oscurato secondo quanto hanno riferito fonti locali. La polemica, nata da un concorso lanciato da una vignettista americana, continua a sollevare accese proteste in tutto il Paese.
Centinaia di manifestanti hanno sfilato in diverse cittร urlando la loro rabbia contro Facebook e contro gli Stati Uniti considerati responsabili per la divulgazione del materiale blasfemo. Dal nord al sud, ovvero da Peshawar fino alla cittร portuale di Karachi, gruppi di studenti e attivisti di gruppi islamici hanno bruciato bandiere americane e gridato “Morte a Facebook” e “Morte agli Stati Uniti”.
L’autrice del controverso “concorso” di disegni sul Profeta, l’americana Molly Norris, ha chiesto scusa per aver offeso i sentimenti dei musulmani e ha preso le distanze dalla pagina incriminata su Facebook contenente le illustrazioni satiriche del Profeta. Ma il mea culpa รจ servito a poco anche perchรฉ il link sacrilego si รจ diffuso a macchia d’olio sulla rete di pari passo con i gruppi di protesta che chiedono il blocco mondiale di Facebook.
Di fronte al dilagare delle vignette, l’Authority per le telecomunicazioni (Pta) ha imposto oggi nuove restrizioni per bloccare le duplicazioni delle vignette “che aumentano sempre piรน con il passare del tempo” come ha ammesso in un comunicato sul suo sito ufficiale. Tra i 450 website finora oscurati per contenut blasfemi si รจ aggiunto nel pomeriggio anche Twitter, uno dei siti preferiti dagli oltre 20 milioni di internauti pachistani.
