Droghe, champagne, bagni caldi con idromassaggio e una serata di sesso depravato. Niente di anormale per il regista enfant terrible di Hollywood, Roman Polanski, a quel tempo quarantatreenne. A parte il fatto che la sua compagna quella sera era una ragazzina di 13 anni: Samantha Geimer, un’aspirante modella che, dopo aver fotografato a seno nudo, Polanski violentò e sodomizzò a suo piacere.
Era il 1977, e il quotidiano britannico Daily Mirror la raggiunse alle Hawaii, dove viveva, per intervistarla. ”Polanski è uomo un arrogante, presuntuoso e raccapricciante. Mi ha violentata prendendosi la mia innocenza, senza pensare che forse qualcuna non voleva fare sesso con lui”. Il regista si è approfittato di Samantha otto anni dopo il brutale omicidio della moglie Sharon nel 1969 ad opera di Charles Manson e della sua ”famiglia”.
L’incubo di Samantha è cominciato dopo che Polanski incontrò la ragazza e la madre in un ritorante di Los Angeles. Entrambe furono elettrizzate dall’interesse ”professionale” che il regista mostrò perla giovane. A febbraio del 1977 Polanski si recò a visitarle nella loro casa californiana e propose a Samantha di fare una passeggiata per fotografarla.
Polanski le propose poi di cambiarsi d’abito e continuò a scattare foto anche quando la ragazza rimase a seno nudo. ”Il tutto mi sembrava molto professionale e così feci quello che mi chiedeva”, ha raccontato Samantha. Due settimane dopo il regista tornò e le propose di andare nella casa di Jack Nicholson, che era fuori città . La giovane fu impressionata dall’opulenza della casa dell’attore, e quando disse di avere sete Polanski prese una bottiglia di champagne e la stappò vicino alla piscina dove si erano recati.
Mentre il regista scattava fotografie riempiva costantemente il bicchiere di Samantha, e la giovane in poco tempo cominciò a sentire gli effetti dell’alcol. Quando Polanski le chiese di spogliarsi nuda e di entrare nella vasca di idromassaggio lei ubbidì. Il regista si spogliò a sua volta e si unì a Samantha nella vasca. Quando Polanski comincìò ad accarezzarla la ragazza si rese conto di essersi messa in una situazione pericolosa. ”Ero spaventata, dissi che avevo un attacco d’asma e che volevo uscire dalla vasca”.
Una volta fuori Polanskì cercò di confortarla e le disse di prendere mezza pillola di Quaalude – un potente sedativo – per calmare l’asma e la invitò in camera da letto per rilassarsi. ”Ci sedemmo su un divano e lì è cominciato tutto”, ha raccontato Samantha. ”Ha cominciato a baciarmi, cercai di respingerlo ma ero indebolita dallo champagne, e poi era un personaggio famoso ed ero intimidita. Avevo paura, paralizzata, e cominciai a pensare di lasciarlo fare, farla finita e tornare a casa”.
Polanski violentò Samantha, la sodomizzò e fece sesso orale. Prima di riaccompagnarla a casa le disse: ”Non dire nulla a tua madre o al tuo fidanzato. Questo è il nostro piccolo segreto”. Tornata a casa la ragazza si chiuse nella sua stanza mentre Polanski conversava amabilmente con la madre. Solo parecchio tempo dopo la donna conobbe la verità , quando ascoltò una telefonata della figlia che raccontava l’accaduto al suo fidanzato.